Sono direttrice creativa, copywriter, autrice
e communication strategist.
Ho mosso i primi passi nell’ambito della comunicazione nel 2010, prima in azienda e poi in diverse agenzie pubblicitarie.
Ho lavorato come copy, strategist e direttrice creativa trasversalmente all’ATL e al BTL, nell’ambito della divulgazione e degli eventi culturali e come docente in molteplici realtà formative, tra cui lo IED di Torino, la Scuola Holden e l’Università Cattolica.
Negli ultimi anni ho portato avanti, attraverso campagne sociali, le tematiche legate alla parità di genere e alla comunicazione responsabile, e sono stata inserita tra le Unstoppable Women di Startup Italia come una delle 1000 donne che stanno cambiando il nostro paese.
Il mio primo libro, uscito nel 2022, si intitola “Scrittura Ribelle“, con la prefazione di Paolo Iabichino.
Nel 2023 ho vinto il primo premio “La comunicazione che fa bene” (Touchpoint Strategy Award) con una campagna che affronta stigma e stereotipi sulla salute mentale.
Sono una rebel writer.
La persona ribelle è quella pensatrice non convenzionale che percorre strade nuove quando si trova di fronte a un problema, è curiosa e sfida lo status quo, dato che è dalla rottura degli schemi prestabiliti che trae la propria energia e può farla esplodere creando il nuovo.
Una scrittura ribelle non ha paura di schierarsi per ciò in cui crede. Spesso dice la verità, sfidando l’impopolarità dell’essere oggettivi. Le sue idee sono innovative, fronteggiano quelle esistenti spesso per il gusto stesso che la sfida fa assaporare, non ha paura del rischio e nemmeno del duro lavoro. La scrittura ribelle è il modo in cui esprimo la mia professionalità, e per questo dico che quello che faccio si chiama “comunicazione responsabile“.